sabato 4 febbraio 2012

SABATO 11 FEBBRAIO 2012 ___<>___ Pensiero Quotidiano di Sri Sathya Sai Baba e Omraam Mikhaël Aïvanhov___<>___ 649

<!> LA MADRE DIVINA <!>


*** CI INCONTREREMO ***



Ci incontreremo, amico mio, là dove la luce è intensa.

Ci incontreremo, amico caro, dove tutto è bellezza.

Ci rivedremo, fratello, là dove tutto è unità.



Cammineremo, su sentieri diversi, ma tutti vicini.

Con un cenno di mano, con un sorriso, ci saluteremo, quando le nostre strade si incontreranno.

Con una frase, magari appena sussurrata, o con il silenzio, denso di parole, toccheremo insieme la bellezza profonda di un istante, respireremo la dolcezza del giorno, ci immergeremo nell’assoluto, presente in noi.



Forse, poi, ci separeremo, ma è tutta un’illusione.

Forse, le nostre strade si divideranno, ma è solo un’impressione, siamo ormai nell’Eterno.

Con un sorriso del Cuore ci diremo arrivederci, portandoci uno dentro l’altro, sentendoci insieme.

Ci sorrideremo, in profondità, sapendo che non ci potremo perdere. Magari ci ritroveremo, sul sentiero, in un soffio di vento al mattino, o magari in un caldo pomeriggio estivo, o, quando il vento sembrerà spazzarci via, ci sosterremo, come parti di un tutto radioso, che mai ci lascia.



Gioiremo insieme, quando, in un istante, grande come l’infinito, ci ritroveremo alla fine della strada, tutti insieme, non più divisi, ma parte di un’unica, immensa, eterna luce, dove il giudizio, il bello, il brutto, e tutti gli opposti saranno annullati. E solo bellezza eterna, che nulla potrà scalfire, esisterà.

E, liberi da tutti i cicli, ci immergeremo in questa luce senza fine, luce pura. Liberi dai pellegrinaggi su terre sovente ostili, ci troveremo per sempre nella pace, in un sole che mai potrà tramontare. Nel tutto, nell’infinito.



Sergio Ragaini

Vajont, La Diga Del Disonore [Drammatico]:


 

 

(..*Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati*.- Il Maestro Gesù dal discorso della Montagna – Vangelo dell’Apostolo Matteo..)



Provate amore per tutti, non pensate che una persona sia superiore o più devota delle altre, non guardate dall’alto in basso nessuno come fosse un disturbo o un fastidio. Se provate amore per Dio, amate tutti perché Egli è in tutti. Voi cantate il bhajan che dice “Dio è in tutti, Dio è tutti (Antha Sai Mayam); se questo è vero, come potete amare solamente Dio? Voi avete immagini di Dio a casa e nel tempio: siete contenti che qualcuno ne dica cose sconvenienti? Non lo siete! In egual modo, quando trattate qualcuno rudemente o gli parlate aspramente, state trattando Me con asprezza e quando insultate qualcuno, state insultando Me. Io desidero che vi comportiate sempre in modo amorevole, armonioso e pacifico! Servite tutti volentieri come servireste Me.

Baba

da: Il Pensiero del Giorno di Prashanti Nilayam

11 Febbraio 2012



ó IL NUOVO PIANO SPIRITUALE E SOCIALE PER I PROSSIMI MILLENNI - {...Con nuove aggiunte integrative essenziali ...}


Sathya Sai Baba chanting the Gayatri: http://www.youtube.com/watch?v=w8HtbFugrW8&feature=related  

§ * * *G A Y A T R I M A N T R A - Insegnamenti - Sri Sathya Sai Baba* * * §: http://spiritualmenteuno.blogspot.com/2011/08/g-y-t-r-i-m-n-t-r-insegnamenti-sri.html




                








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11 February, 2012
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sathya sai baba
Develop love for all. Do not think that a person is superior or more devoted than the rest. Do not look down upon anyone as a disturbance and nuisance. If you have love for God, you will love all, for God is in every one. You sing bhajans (devotional songs) which say “God is all, God is in everyone” (Antha Sai Mayam). If that is true, how can you have love for God alone? You have pictures of God in your home or in the temple. If anyone speaks ill of any of them, do you like it? You don’t! So too, when you treat anyone harshly or speak rudely to anyone, you are treating Me harshly. When you are insulting anyone, you are insulting Me. I desire that you should conduct yourselves in a loving, harmonious and peaceful manner at all times! Serve everyone gladly, as you would serve Me.
- Divine Discourse, Feb 24, 1965.
To worship God as immanent in every atom or cell in the body
is the highest form of worship. - Baba








Omraam Mikhaël Aïvanhov



Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) filosofo e pedagogo è nato in Bulgaria. Nel 1937 si recò in Francia dove nel corso degli anni trasmise l'essenziale del suo Insegnamento. Nel leggere le sue opere, la caratteristica che colpisce maggiormente è la molteplicità dei punti di vista dai quali presenta il tema dominante: l'uomo e il suo perfezionamento. Radicato nel solco della più autentica ed elevata Tradizione, l'autore propone con un linguaggio chiaro e preciso nuovi metodi per affrontare i problemi dell'esistenza. Qualunque sia il soggetto trattato, viene svolto in funzione dell'uso che l'uomo può farne per una migliore comprensione di sé e per una migliore condotta della sua vita. Anche i riferimenti alla scienza dei simboli, all'astrologia, alla cabala, all'alchimia, non sono mai l'oggetto di speculazioni astratte ma servono ad illuminare i fenomeni della vita interiore. L'insegnamento di O.M.Aïvanhov è orale ed è costituito da migliaia di conferenze tenute dal 1937 al 1985 stenografate o registrate su audio o video cassette. In Francia sono stati pubblicati più di 77 volumi tradotti, in parte, in 32 lingue.

ALCUNI PENSIERI

Il silenzio
Il silenzio è l'espressione della pace, dell'armonia, della perfezione e apporta
le migliori condizioni per l'attività psichica e spirituale.
Chi ama il silenzio e lo comprende, riesce a poco a poco a realizzarlo
in tutto quello che fa; quando sposta gli oggetti, quando parla,
quando cammina, quando lavora, invece di fare chiasso diventa più attento,
più delicato, più morbido.
Tutte le sue azioni, i suoi gesti, i suoi atteggiamenti sono impregnati
di qualcosa che sembra venire da un altro mondo,
da un mondo che è poesia, musica, danza, ispirazione.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)



Il sole perfetto
Quando il sole è velato dalle nuvole, non è scomparso
ma continua a spandere la sua luce e il suo calore.
Se le nuvole si dissipassero o se noi potessimo elevarci
abbastanza in alto nell'atmosfera, constateremmo che il sole
è sempre al suo posto.
Ebbene, in noi spesso si produce un fenomeno identico.
Come il sole, Dio è sempre al suo posto, presente,
immutabile e ci invia la Sua luce (la sua saggezza)
e il Suo calore (il suo amore).
Se però con pensieri e desideri disarmonici,
egoistici e malevoli, permetteremo che in noi si formino delle nuvole,
saremo privati di quella luce e di quel calore.
Allora, invece di lamentarsi che Dio non esiste e che li ha abbandonati,
gli esseri umani devono comprendere che sono gli unici responsabili
di quella situazione e devono cercare di fare tutto per porvi rimedio.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

La sorgente dell'Amore
Anche se otterrete solo indifferenza o ingratitudine, non cessate mai di amare e di fare del bene. Poiché l'amore in voi è una sorgente, se decidete di impedirle di sgorgare sarete innanzi tutto voi a inaridirvi.
Certamente a quel punto nessuno potrà abusare di voi, deludervi, ma l'acqua della vostra sorgente spirituale non sgorgherà più e perderete la vita.
Sì, poiché quando lasciate prosciugare la vostra sorgente, il mondo divino si chiude e diventate poveri e vuoti.
Talvolta è utile, da un punto di vista educativo, chiudersi verso qualcuno per dargli la lezione di cui ha bisogno, ma è molto nocivo chiudersi verso gli esseri umani in generale.
Che le persone lo meritino o no, lasciate almeno fluire in voi la sorgente dell'amore.
Direte: «Sì, ma non meritano che li ami, non è giusto!»
Non preoccupatevi tanto di ciò che è giusto o ingiusto:
praticate quell'ingiustizia che è l'amore, altrimenti diventerete un deserto!




Il non Amore
Per la maggioranza degli esseri umani, amare significa chiedere, esigere, reclamare. Eh sì, traduzione letterale! Si comportano in questo modo di fronte al Signore, e lo fanno anche di fronte alle persone che pretendono di amare: le perseguitano con le loro esigenze e, qualunque cosa ricevano , sono sempre insoddisfatti. Allora, ancora una volta, ecco un criterio: volete sapere se voi amate veramente gli esseri? È semplice: provate per loro riconoscenza? Se non avete nulla da reclamare, se siete spinti a ringraziarli con le parole - o anche solo con il pensiero - perché sono con voi, perché esistono, allora potete essere sicuri che li amate. Altrimenti, chiamate i vostri sentimenti con i nomi che volete, ma in ogni caso non è l'amore.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

La strada
Avete la sensazione profonda di aver trovato la strada giusta?
Allora, seguitela senza chiedere l'opinione di nessuno.
Se volete assolutamente porre delle domande, ponetele alla vostra anima,
al vostro spirito, al vostro Dio interiore.
Obietterete che non avete mai ricevuto la minima risposta da loro: ebbene, vi sbagliate.
Ogni volta che interrogate il principio divino che è in voi, ricevete una risposta.
Se non la sentite, significa che i muri della vostra coscienza sono troppo spessi.
Diminuite lo spessore di quei muri, e constaterete che ogni volta vi viene data una risposta.
Quando avete bisogno di essere guidati, rivolgete la vostra domanda al Cielo:
fatelo sinceramente, intensamente. Una volta espressa la domanda, non pensateci più:
la risposta verrà, entro un lasso di tempo più o meno lungo, tramite un animale,
un oggetto, una frase letta o ascoltata, l'incontro con una persona, un sogno.
Naturalmente, per riconoscerla bisogna saper essere attenti.
Se ci riuscirete, sarete stupiti nel vedere il modo
in cui il mondo invisibile vi dà le sue risposte.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov - Ed. Prosveta)



L'energia del cambiamento
Ci sarebbero molte cose da correggere nella società, è vero, ma le trasformazioni non devono avvenire con la violenza. D'altra parte, i veri cambiamenti non si realizzano mai con la violenza. La violenza genera sempre mali peggiori di quelli che pretende di combattere. Allora, come trasformare la società? Col nostro modo di vivere: cambiando innanzitutto noi stessi, possiamo smuovere il mondo intero. È quanto ci annuncia l'Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale; esso ci fornisce tutte le regole, tutti i metodi, affinché, lavorando su noi stessi, diveniamo un giorno la prova che è possibile creare una società migliore. L'umanità può diventare una fratellanza, una famiglia, ma a tale scopo bisogna che qualcuno cominci a dare l'esempio e che riesca ad imporsi. Sì, ad imporsi, ma senza violenza: imporsi unicamente con la nobiltà, la grandezza, la luce, la bellezza. Chi non è capace di imporsi in questo modo non deve pretendere di trasformare la società.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

La vita come un fine
Gli uomini si esauriscono per cercare il potere, il successo, il prestigio, i soldi, e fanno della vita un mezzo per ottenere tutto quello che desiderano. Dovrebbero invece considerarla come un fine, e impiegare tutte le loro facoltà per rinforzarla, rischiararla e purificarla. Quando l'uomo mantiene la vita in sé, il suo intelletto comprende, il suo cuore ama e si rallegra, la sua volontà crea e si rafforza; nel caso contrario, il suo intelletto si oscura, il suo cuore si raffredda e la sua volontà vacilla. Senza la vita, nessuna scienza è possibile, nessuna arte, nessuna filosofia. La scienza della vita è la chiave di tutte le realizzazioni. Aumentando la vita in voi, pulite la sorgente affinché l'acqua scorra più liberamente, e allora potrete riempire dei serbatoi e inviare questa vita fino all'intelletto che s'illuminerà, al cuore che si aprirà alle dimensioni dell'universo, e alla volontà che diventerà creatrice, infaticabile.


Pensiero del giorno sabato 11 febbraio 2012.



"Conoscete l'episodio della Genesi in cui Giuseppe, figlio di Giacobbe, fu venduto dai suoi fratelli ad alcuni mercanti diretti in Egitto. Dopo varie disavventure, un giorno Giuseppe venne convocato dal faraone, che gli chiese di interpretare un suo

sogno: aveva visto sette vacche grasse divorate da sette vacche magre, e poi sette belle spighe di grano che venivano divorate da sette spighe vuote e secche. Giuseppe allora disse: «Questo sogno sta a significare che presto verranno sette anni prosperi per il regno d’Egitto; a questi, però, seguiranno sette anni di sterilità e carestia. Consiglio dunque di far allestire dei granai per ammassarvi una parte dei raccolti ottenuti nei sette anni di abbondanza. Così, quando verrà la carestia, l’Egitto avrà di che sopravvivere». Ciò che Giuseppe aveva predetto si realizzò e grazie alla sua chiaroveggenza il Paese sfuggì alla carestia.

Anche nella nostra vita psichica simili alternanze si ripetono

ininterrottamente: alcuni giorni fertili, poi alcuni giorni sterili, di nuovo alcuni giorni fertili… Quando giungerà il periodo sterile, chi non avrà preso alcuna precauzione sarà nella miseria, mentre chi avrà accumulato delle riserve non soffrirà di privazioni. Occorre sempre essere previdenti e conservare determinate risorse per i giorni di penuria che possono sopraggiungere. Tuttavia, ricordarsene solo sul piano fisico non è sufficiente: è necessario tenerne conto anche sul piano spirituale. "



Omraam Mikhaël Aïvanhov



Daily Meditation: Saturday, February 11, 2012.



"You know the episode in Genesis where Joseph, the son of Jacob, was sold by his brothers to merchants who were on their way to Egypt. After all kinds of adventures, he was summoned one day by the pharaoh, who asked him to interpret a dream: he had seen seven fat cows devoured by seven thin cows, then seven beautiful ears of grain swallowed up by seven empty, dry ears. So Joseph said, ‘It means that the kingdom of Egypt will know seven years of prosperity, but that they will be followed by seven years of sterility and famine. I advise you, therefore, to have granaries made ready to store one part of the harvest gathered during the seven years of plenty. In that way, when the food shortage comes, Egypt will have sufficient to live on.’ What Joseph had predicted came true, and thanks to his clairvoyance the country avoided famine.

In our psychic life, too, similar alternations occur over and over again: some fertile days, then some sterile days, and again some fertile days. When the sterile period comes, those who have taken no precautions will be impoverished, whereas those who have laid in stock will not suffer privation. You should always use foresight and keep some resources for the days of scarcity that may come. It is not enough to know this with regard to the physical plane; you must also take account of it on the spiritual plane."



Omraam Mikhaël Aïvanhov
<*> LUCE INFINITA dell' AMORE, LUCE INFINITA della VERITA' <*>


ó D E S E R T O D E L N E G H E B ó





Dal Discorso della Montagna – LE BEATITUDINI – Vangelo di Matteo





<*> Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.


Beati gli afflitti, perché saranno consolati.



Beati i miti, perché erediteranno la terra.



Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.



Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.



Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.



Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.



Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.



Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.



Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli » (Matteo 5,3-12)
<*>



>!< NEVE SU ROMA FEBBRAIO 2012 >!<

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