ó D E S E R T O D E L N E G H E B ó
« Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Oggi molti bambini sono indocili e sgradevoli perché non hanno altro esempio da seguire. Sfortunatamente, i genitori, gli insegnanti e i precettori alimentano le passioni delle loro menti giovani e li incoraggiano a compiere azioni riprovevoli. Mentre i bambini seguono i Bala Vikas, gli adulti devono fare l’esperienza di Vikas (evoluzione, fioritura) e condurre vite esemplari in semplicità, sincerità e disciplina spirituale costante. I bambini non dicono una cosa per poi fare il contrario, sono molto diretti e innocenti; tutti dovrebbero assorbire questa qualità da loro perché gli adulti hanno deviato da questo ideale. Invece di dire cento cose, è meglio farne una correttamente. Santificate le vostre vite facendo del lavoro gratuito. Per la persona che parla molto non c’è tempo per lavorare; invece di sprecare il tempo in chiacchere, usatelo nel servizio all’umanità, che è servizio a Dio, ripetendo di continuo il Nome del Signore.
-Baba
da: Il Pensiero del Giorno di Prashanti Nilayam
3 Gennaio 2012
ó IL NUOVO PIANO SPIRITUALE E SOCIALE PER I PROSSIMI MILLENNI - {...Con nuove aggiunte integrative essenziali ...}
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A disciplined life is the best offering you can make to the country or to the Divine in you. - Baba |
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) filosofo e pedagogo è nato in Bulgaria. Nel 1937 si recò in Francia dove nel corso degli anni trasmise l'essenziale del suo Insegnamento. Nel leggere le sue opere, la caratteristica che colpisce maggiormente è la molteplicità dei punti di vista dai quali presenta il tema dominante: l'uomo e il suo perfezionamento. Radicato nel solco della più autentica ed elevata Tradizione, l'autore propone con un linguaggio chiaro e preciso nuovi metodi per affrontare i problemi dell'esistenza. Qualunque sia il soggetto trattato, viene svolto in funzione dell'uso che l'uomo può farne per una migliore comprensione di sé e per una migliore condotta della sua vita. Anche i riferimenti alla scienza dei simboli, all'astrologia, alla cabala, all'alchimia, non sono mai l'oggetto di speculazioni astratte ma servono ad illuminare i fenomeni della vita interiore. L'insegnamento di O.M.Aïvanhov è orale ed è costituito da migliaia di conferenze tenute dal 1937 al 1985 stenografate o registrate su audio o video cassette. In Francia sono stati pubblicati più di 77 volumi tradotti, in parte, in 32 lingue. ALCUNI PENSIERI Il silenzio Il silenzio è l'espressione della pace, dell'armonia, della perfezione e apporta le migliori condizioni per l'attività psichica e spirituale. Chi ama il silenzio e lo comprende, riesce a poco a poco a realizzarlo in tutto quello che fa; quando sposta gli oggetti, quando parla, quando cammina, quando lavora, invece di fare chiasso diventa più attento, più delicato, più morbido. Tutte le sue azioni, i suoi gesti, i suoi atteggiamenti sono impregnati di qualcosa che sembra venire da un altro mondo, da un mondo che è poesia, musica, danza, ispirazione. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) Il sole perfetto Quando il sole è velato dalle nuvole, non è scomparso ma continua a spandere la sua luce e il suo calore. Se le nuvole si dissipassero o se noi potessimo elevarci abbastanza in alto nell'atmosfera, constateremmo che il sole è sempre al suo posto. Ebbene, in noi spesso si produce un fenomeno identico. Come il sole, Dio è sempre al suo posto, presente, immutabile e ci invia la Sua luce (la sua saggezza) e il Suo calore (il suo amore). Se però con pensieri e desideri disarmonici, egoistici e malevoli, permetteremo che in noi si formino delle nuvole, saremo privati di quella luce e di quel calore. Allora, invece di lamentarsi che Dio non esiste e che li ha abbandonati, gli esseri umani devono comprendere che sono gli unici responsabili di quella situazione e devono cercare di fare tutto per porvi rimedio. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) La sorgente dell'Amore Anche se otterrete solo indifferenza o ingratitudine, non cessate mai di amare e di fare del bene. Poiché l'amore in voi è una sorgente, se decidete di impedirle di sgorgare sarete innanzi tutto voi a inaridirvi. Certamente a quel punto nessuno potrà abusare di voi, deludervi, ma l'acqua della vostra sorgente spirituale non sgorgherà più e perderete la vita. Sì, poiché quando lasciate prosciugare la vostra sorgente, il mondo divino si chiude e diventate poveri e vuoti. Talvolta è utile, da un punto di vista educativo, chiudersi verso qualcuno per dargli la lezione di cui ha bisogno, ma è molto nocivo chiudersi verso gli esseri umani in generale. Che le persone lo meritino o no, lasciate almeno fluire in voi la sorgente dell'amore. Direte: «Sì, ma non meritano che li ami, non è giusto!» Non preoccupatevi tanto di ciò che è giusto o ingiusto: praticate quell'ingiustizia che è l'amore, altrimenti diventerete un deserto! Il non Amore Per la maggioranza degli esseri umani, amare significa chiedere, esigere, reclamare. Eh sì, traduzione letterale! Si comportano in questo modo di fronte al Signore, e lo fanno anche di fronte alle persone che pretendono di amare: le perseguitano con le loro esigenze e, qualunque cosa ricevano , sono sempre insoddisfatti. Allora, ancora una volta, ecco un criterio: volete sapere se voi amate veramente gli esseri? È semplice: provate per loro riconoscenza? Se non avete nulla da reclamare, se siete spinti a ringraziarli con le parole - o anche solo con il pensiero - perché sono con voi, perché esistono, allora potete essere sicuri che li amate. Altrimenti, chiamate i vostri sentimenti con i nomi che volete, ma in ogni caso non è l'amore. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) La strada Avete la sensazione profonda di aver trovato la strada giusta? Allora, seguitela senza chiedere l'opinione di nessuno. Se volete assolutamente porre delle domande, ponetele alla vostra anima, al vostro spirito, al vostro Dio interiore. Obietterete che non avete mai ricevuto la minima risposta da loro: ebbene, vi sbagliate. Ogni volta che interrogate il principio divino che è in voi, ricevete una risposta. Se non la sentite, significa che i muri della vostra coscienza sono troppo spessi. Diminuite lo spessore di quei muri, e constaterete che ogni volta vi viene data una risposta. Quando avete bisogno di essere guidati, rivolgete la vostra domanda al Cielo: fatelo sinceramente, intensamente. Una volta espressa la domanda, non pensateci più: la risposta verrà, entro un lasso di tempo più o meno lungo, tramite un animale, un oggetto, una frase letta o ascoltata, l'incontro con una persona, un sogno. Naturalmente, per riconoscerla bisogna saper essere attenti. Se ci riuscirete, sarete stupiti nel vedere il modo in cui il mondo invisibile vi dà le sue risposte. (Omraam Mikhaël Aïvanhov - Ed. Prosveta) L'energia del cambiamento Ci sarebbero molte cose da correggere nella società, è vero, ma le trasformazioni non devono avvenire con la violenza. D'altra parte, i veri cambiamenti non si realizzano mai con la violenza. La violenza genera sempre mali peggiori di quelli che pretende di combattere. Allora, come trasformare la società? Col nostro modo di vivere: cambiando innanzitutto noi stessi, possiamo smuovere il mondo intero. È quanto ci annuncia l'Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale; esso ci fornisce tutte le regole, tutti i metodi, affinché, lavorando su noi stessi, diveniamo un giorno la prova che è possibile creare una società migliore. L'umanità può diventare una fratellanza, una famiglia, ma a tale scopo bisogna che qualcuno cominci a dare l'esempio e che riesca ad imporsi. Sì, ad imporsi, ma senza violenza: imporsi unicamente con la nobiltà, la grandezza, la luce, la bellezza. Chi non è capace di imporsi in questo modo non deve pretendere di trasformare la società. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) La vita come un fine Gli uomini si esauriscono per cercare il potere, il successo, il prestigio, i soldi, e fanno della vita un mezzo per ottenere tutto quello che desiderano. Dovrebbero invece considerarla come un fine, e impiegare tutte le loro facoltà per rinforzarla, rischiararla e purificarla. Quando l'uomo mantiene la vita in sé, il suo intelletto comprende, il suo cuore ama e si rallegra, la sua volontà crea e si rafforza; nel caso contrario, il suo intelletto si oscura, il suo cuore si raffredda e la sua volontà vacilla. Senza la vita, nessuna scienza è possibile, nessuna arte, nessuna filosofia. La scienza della vita è la chiave di tutte le realizzazioni. Aumentando la vita in voi, pulite la sorgente affinché l'acqua scorra più liberamente, e allora potrete riempire dei serbatoi e inviare questa vita fino all'intelletto che s'illuminerà, al cuore che si aprirà alle dimensioni dell'universo, e alla volontà che diventerà creatrice, infaticabile. www.prosveta.com Pensiero del giorno martedi 3 gennaio 2012. "Creare… Fra tutti gli istinti che ogni essere umano possiede, quello di creare è sicuramente uno dei più potenti. Perché? Perché l’essere umano ha la vocazione di assomigliare al suo Padre celeste; e se non sono dei figli che egli vuole mettere al mondo, possono essere delle opere d’arte. L’arte è uno dei segni indicatori che il desiderio di diventare creatori non si limita alla creazione dei figli, a una semplice riproduzione per la conservazione della specie: l'arte si manifesta come un bisogno di andare oltre, di trovare sempre nuove forme, più belle, più vicine alla perfezione. Il potere creatore dell’uomo risiede più in alto rispetto al suo livello di coscienza ordinario: questo potere si trova in una parte della sua anima, che a quel punto si manifesta come un’antenna, con la facoltà sia di esplorare e contemplare realtà situate molto al di là dell'uomo stesso, sia di captarne gli elementi. Solo quando un essere umano è capace di migliorare e superare se stesso, può affermare di saper creare. " Omraam Mikhaël Aïvanhov Daily Meditation: Tuesday, January 3, 2012. "The need to create is certainly one of the most powerful instincts in all human beings. Why? Because human beings are called to be like their heavenly Father. And if they do not wish to give birth to children, they can give birth to works of art. Art is one of the signs that the wish to become a creator is not limited to creating children, to reproducing merely for the preservation of the species: it expresses itself as a need to reach further, to always find new, more beautiful and more accomplished forms. The creative power in human beings dwells higher than the level of their ordinary consciousness. It is found in a part of their soul that acts at that moment as an antenna, with the ability to explore and contemplate realities far beyond them and to capture elements of these realities. Only when human beings are capable of going beyond themselves, of surpassing themselves, can they claim to be creating." Omraam Mikhaël Aïvanhov |
ó LUCE INFINITA DELL’AMOREó
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Alessandro, conosci per caso se Sai Baba e Aivanhov si sono mai incontrati? Sai se hanno detto qualcosa l'Uno dell'altro? Mi piacerebbe saperlo...grazie
RispondiEliminaMarina B.