*TARA VERDE: http://spiritualmenteuno.blogspot.com/2010/09/t-r-v-e-r-d-e-tara-ed-il-culto-della.html *
…verso l’Equinozio di Primavera, 21 Marzo 2012…prima tappa percepibile del mutamento in corso…inizia una maggiore velocità nell’Ascesa Spirituale…
*** CI INCONTREREMO ***
Ci incontreremo, amico mio, là dove la luce è intensa.
Ci incontreremo, amico caro, dove tutto è bellezza.
Ci rivedremo, fratello, là dove tutto è unità.
Cammineremo, su sentieri diversi, ma tutti vicini.
Con un cenno di mano, con un sorriso, ci saluteremo, quando le nostre strade si incontreranno.
Con una frase, magari appena sussurrata, o con il silenzio, denso di parole, toccheremo insieme la bellezza profonda di un istante, respireremo la dolcezza del giorno, ci immergeremo nell’assoluto, presente in noi.
Forse, poi, ci separeremo, ma è tutta un’illusione.
Forse, le nostre strade si divideranno, ma è solo un’impressione, siamo ormai nell’Eterno.
Con un sorriso del Cuore ci diremo arrivederci, portandoci uno dentro l’altro, sentendoci insieme.
Ci sorrideremo, in profondità, sapendo che non ci potremo perdere. Magari ci ritroveremo, sul sentiero, in un soffio di vento al mattino, o magari in un caldo pomeriggio estivo, o, quando il vento sembrerà spazzarci via, ci sosterremo, come parti di un tutto radioso, che mai ci lascia.
Gioiremo insieme, quando, in un istante, grande come l’infinito, ci ritroveremo alla fine della strada, tutti insieme, non più divisi, ma parte di un’unica, immensa, eterna luce, dove il giudizio, il bello, il brutto, e tutti gli opposti saranno annullati. E solo bellezza eterna, che nulla potrà scalfire, esisterà.
E, liberi da tutti i cicli, ci immergeremo in questa luce senza fine, luce pura. Liberi dai pellegrinaggi su terre sovente ostili, ci troveremo per sempre nella pace, in un sole che mai potrà tramontare. Nel tutto, nell’infinito.
Sergio Ragaini
(..*Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati*.- Il Maestro Gesù dal discorso della Montagna – Vangelo dell’Apostolo Matteo..)
L’azione (Karma) non ha in se stessa il potere di legare, è la presunzione “io sono colui che fa” che porta l’attaccamento e il legame e, ancora, è il desiderio per il frutto dell’azione che produce il vincolo. Per esempio, lo zero acquisisce valore solamente se associato con un numero; il sentimento di protagonismo associato con l’agire fa nascere il legame quindi abbandonate il senso dell’io e il Karma che fate non vi danneggerà più. L’azione fatta senza alcun desiderio per i suoi frutti non produce impulsi che è come dire che non ci sarà neppure l’impulso a rinascere. Gli aspiranti spirituali del passato agivano con questo ideale elevato in vista, non sentivano di essere gli agenti di ogni azione o i fruitori dei suoi frutti. Il Signore agì, il Signore dette il frutto e il Signore godette il frutto: questa era la loro convinzione! Anche voi dovreste coltivare quella fede.
Baba
da: Il Pensiero del Giorno di Prashanti Nilayam
19 Febbraio 2012
ó IL NUOVO PIANO SPIRITUALE E SOCIALE PER I PROSSIMI MILLENNI - {...Con nuove aggiunte integrative essenziali ...}
Sathya Sai Baba chanting the Gayatri: http://www.youtube.com/watch?v=w8HtbFugrW8&feature=related § * * *G A Y A T R I M A N T R A - Insegnamenti - Sri Sathya Sai Baba* * * §: http://spiritualmenteuno.blogspot.com/2011/08/g-y-t-r-i-m-n-t-r-insegnamenti-sri.html
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Perform all your acts as worship. Accept gladly everything that happens as His handiwork, a sign of His compassion. - Baba |
Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) filosofo e pedagogo è nato in Bulgaria. Nel 1937 si recò in Francia dove nel corso degli anni trasmise l'essenziale del suo Insegnamento. Nel leggere le sue opere, la caratteristica che colpisce maggiormente è la molteplicità dei punti di vista dai quali presenta il tema dominante: l'uomo e il suo perfezionamento. Radicato nel solco della più autentica ed elevata Tradizione, l'autore propone con un linguaggio chiaro e preciso nuovi metodi per affrontare i problemi dell'esistenza. Qualunque sia il soggetto trattato, viene svolto in funzione dell'uso che l'uomo può farne per una migliore comprensione di sé e per una migliore condotta della sua vita. Anche i riferimenti alla scienza dei simboli, all'astrologia, alla cabala, all'alchimia, non sono mai l'oggetto di speculazioni astratte ma servono ad illuminare i fenomeni della vita interiore. L'insegnamento di O.M.Aïvanhov è orale ed è costituito da migliaia di conferenze tenute dal 1937 al 1985 stenografate o registrate su audio o video cassette. In Francia sono stati pubblicati più di 77 volumi tradotti, in parte, in 32 lingue. ALCUNI PENSIERI Il silenzio Il silenzio è l'espressione della pace, dell'armonia, della perfezione e apporta le migliori condizioni per l'attività psichica e spirituale. Chi ama il silenzio e lo comprende, riesce a poco a poco a realizzarlo in tutto quello che fa; quando sposta gli oggetti, quando parla, quando cammina, quando lavora, invece di fare chiasso diventa più attento, più delicato, più morbido. Tutte le sue azioni, i suoi gesti, i suoi atteggiamenti sono impregnati di qualcosa che sembra venire da un altro mondo, da un mondo che è poesia, musica, danza, ispirazione. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) Il sole perfetto Quando il sole è velato dalle nuvole, non è scomparso ma continua a spandere la sua luce e il suo calore. Se le nuvole si dissipassero o se noi potessimo elevarci abbastanza in alto nell'atmosfera, constateremmo che il sole è sempre al suo posto. Ebbene, in noi spesso si produce un fenomeno identico. Come il sole, Dio è sempre al suo posto, presente, immutabile e ci invia la Sua luce (la sua saggezza) e il Suo calore (il suo amore). Se però con pensieri e desideri disarmonici, egoistici e malevoli, permetteremo che in noi si formino delle nuvole, saremo privati di quella luce e di quel calore. Allora, invece di lamentarsi che Dio non esiste e che li ha abbandonati, gli esseri umani devono comprendere che sono gli unici responsabili di quella situazione e devono cercare di fare tutto per porvi rimedio. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) La sorgente dell'Amore Anche se otterrete solo indifferenza o ingratitudine, non cessate mai di amare e di fare del bene. Poiché l'amore in voi è una sorgente, se decidete di impedirle di sgorgare sarete innanzi tutto voi a inaridirvi. Certamente a quel punto nessuno potrà abusare di voi, deludervi, ma l'acqua della vostra sorgente spirituale non sgorgherà più e perderete la vita. Sì, poiché quando lasciate prosciugare la vostra sorgente, il mondo divino si chiude e diventate poveri e vuoti. Talvolta è utile, da un punto di vista educativo, chiudersi verso qualcuno per dargli la lezione di cui ha bisogno, ma è molto nocivo chiudersi verso gli esseri umani in generale. Che le persone lo meritino o no, lasciate almeno fluire in voi la sorgente dell'amore. Direte: «Sì, ma non meritano che li ami, non è giusto!» Non preoccupatevi tanto di ciò che è giusto o ingiusto: praticate quell'ingiustizia che è l'amore, altrimenti diventerete un deserto Il non Amore Per la maggioranza degli esseri umani, amare significa chiedere, esigere, reclamare. Eh sì, traduzione letterale! Si comportano in questo modo di fronte al Signore, e lo fanno anche di fronte alle persone che pretendono di amare: le perseguitano con le loro esigenze e, qualunque cosa ricevano , sono sempre insoddisfatti. Allora, ancora una volta, ecco un criterio: volete sapere se voi amate veramente gli esseri? È semplice: provate per loro riconoscenza? Se non avete nulla da reclamare, se siete spinti a ringraziarli con le parole - o anche solo con il pensiero - perché sono con voi, perché esistono, allora potete essere sicuri che li amate. Altrimenti, chiamate i vostri sentimenti con i nomi che volete, ma in ogni caso non è l'amore. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) La strada Avete la sensazione profonda di aver trovato la strada giusta? Allora, seguitela senza chiedere l'opinione di nessuno. Se volete assolutamente porre delle domande, ponetele alla vostra anima, al vostro spirito, al vostro Dio interiore. Obietterete che non avete mai ricevuto la minima risposta da loro: ebbene, vi sbagliate. Ogni volta che interrogate il principio divino che è in voi, ricevete una risposta. Se non la sentite, significa che i muri della vostra coscienza sono troppo spessi. Diminuite lo spessore di quei muri, e constaterete che ogni volta vi viene data una risposta. Quando avete bisogno di essere guidati, rivolgete la vostra domanda al Cielo: fatelo sinceramente, intensamente. Una volta espressa la domanda, non pensateci più: la risposta verrà, entro un lasso di tempo più o meno lungo, tramite un animale, un oggetto, una frase letta o ascoltata, l'incontro con una persona, un sogno. Naturalmente, per riconoscerla bisogna saper essere attenti. Se ci riuscirete, sarete stupiti nel vedere il modo in cui il mondo invisibile vi dà le sue risposte. (Omraam Mikhaël Aïvanhov - Ed. Prosveta) L'energia del cambiamento Ci sarebbero molte cose da correggere nella società, è vero, ma le trasformazioni non devono avvenire con la violenza. D'altra parte, i veri cambiamenti non si realizzano mai con la violenza. La violenza genera sempre mali peggiori di quelli che pretende di combattere. Allora, come trasformare la società? Col nostro modo di vivere: cambiando innanzitutto noi stessi, possiamo smuovere il mondo intero. È quanto ci annuncia l'Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale; esso ci fornisce tutte le regole, tutti i metodi, affinché, lavorando su noi stessi, diveniamo un giorno la prova che è possibile creare una società migliore. L'umanità può diventare una fratellanza, una famiglia, ma a tale scopo bisogna che qualcuno cominci a dare l'esempio e che riesca ad imporsi. Sì, ad imporsi, ma senza violenza: imporsi unicamente con la nobiltà, la grandezza, la luce, la bellezza. Chi non è capace di imporsi in questo modo non deve pretendere di trasformare la società. (Omraam Mikhaël Aïvanhov) La vita come un fine Gli uomini si esauriscono per cercare il potere, il successo, il prestigio, i soldi, e fanno della vita un mezzo per ottenere tutto quello che desiderano. Dovrebbero invece considerarla come un fine, e impiegare tutte le loro facoltà per rinforzarla, rischiararla e purificarla. Quando l'uomo mantiene la vita in sé, il suo intelletto comprende, il suo cuore ama e si rallegra, la sua volontà crea e si rafforza; nel caso contrario, il suo intelletto si oscura, il suo cuore si raffredda e la sua volontà vacilla. Senza la vita, nessuna scienza è possibile, nessuna arte, nessuna filosofia. La scienza della vita è la chiave di tutte le realizzazioni. Aumentando la vita in voi, pulite la sorgente affinché l'acqua scorra più liberamente, e allora potrete riempire dei serbatoi e inviare questa vita fino all'intelletto che s'illuminerà, al cuore che si aprirà alle dimensioni dell'universo, e alla volontà che diventerà creatrice, infaticabile. www.prosveta.com Pensiero del giorno domenica 19 febbraio 2012. "La spiritualità non consiste in vaghe aspirazioni. Il vero spiritualista inizia con l’edificare nella propria anima un altare per il Signore, dove non smette mai di alimentare una fiamma. A quell’altare deve salire ogni giorno, con la consapevolezza di entrare alla presenza divina, e solo allora egli sa cosa debba chiedere. Finché vi rivolgete al Signore perché Egli soddisfi i vostri desideri personali, significa che non siete ancora entrati alla Sua presenza. Il giorno in cui entrerete alla presenza del Signore, potrete chiedere un'unica cosa: che Egli vi colmi della Sua luce. Ma in realtà sentirete di non avere più nulla da chiedere: non appena entrate alla presenza del Signore, la Sua luce vi invade, e quando ridiscendete, quella luce dimora in voi ancora a lungo." Omraam Mikhaël Aïvanhov Daily Meditation: Sunday, February 19, 2012. "Spirituality does not consist in vague aspirations. Those who are truly spiritual begin by building an altar in their soul to the Lord, and they keep a flame burning there at all times. Each day they must climb to this altar, aware that they are entering the divine presence, and only then do they know what they should ask. As long as you are asking the Lord to satisfy your personal desires, you have not yet entered his presence. The day you enter the Lord’s presence, there is only one thing you can ask: to be filled with his light. But, actually, you feel you no longer have anything to ask of him: as soon as you enter the Lord’s presence, you are flooded by his light, and when you come back down this light lives on in you for a long time." Omraam Mikhaël Aïvanhov |
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ó D E S E R T O D E L N E G H E B ó
Dal Discorso della Montagna – LE BEATITUDINI – Vangelo di Matteo
<*> Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
<*> L A M A D R E D I V I N A <*>